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CAFFE' MAGNELLI SRL

Via di Serravalle 19
Molino del Piano - Pontassieve (FI)
Tel. Uffici 055.8317977
Tel. Magazzino 055.8317350
Fax. 055.8317899

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  • C’è più filosofia in una tazzina di caffè che in tutti i libri del mondo
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la storia

La Torrefazione

Cesare Magnelli
1875

Le ori­gi­ni del­la Tor­re­fa­zio­ne Ce­sa­re Ma­gnel­li ri­sal­go­no al lon­ta­no 1875, quan­do, Ce­sa­re di An­gio­lo Ma­gnel­li, ori­gi­na­rio di Pe­la­go, de­ci­se di ri­le­va­re un eser­ci­zio com­mer­cia­le si­tua­to in Via Gio­ber­ti, a po­chi pas­si dal cen­tro sto­ri­co di Fi­ren­ze. Il for­mar­si di ra­pi­di col­le­ga­men­ti a mez­zo fer­ro­via tra Fi­ren­ze e i por­ti del Tir­re­no, det­te il più for­te im­pul­so ai com­mer­ci di quei tem­pi e fu con quei nuo­vi mez­zi di tra­spor­to, che dal ma­re, giun­se­ro con più fa­ci­lità i sac­chi di caffè: Mo­ka, Por­to­ri­co, Gim­ma, Gua­ya­quil, e mol­ti al­tri. Gra­zie al­la sua ge­nia­lità ed il suo spi­ri­to in­tui­ti­vo, i pri­mi an­ni del ‘900 rap­pre­sen­ta­ro­no un pe­rio­do fio­ren­te per la sua at­ti­vità com­mer­cia­le fin tan­to che aprì più pun­ti com­mer­cia­li e fe­ce co­strui­re una dro­ghe­ria con ven­di­ta all’in­gros­so ed al det­ta­glio di li­quo­ri e ge­ne­ri co­lo­nia­li (olii, pe­tro­lio, can­de­le, sa­po­ne e pro­fu­mi), ed un lo­ca­le de­sti­na­to al­la “tor­re­fa­zio­ne igie­ni­ca del caffè”, per mez­zo di una mac­chi­na a va­po­re.

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1900

Le più mo­der­ne mac­chi­ne tor­re­fat­ti­ci di al­lo­ra, fu­ro­no usa­te per to­sta­re i pre­zio­si chic­chi: Em­me­ri­ch, Bart e Pro­bat, a le­gna, a car­bo­ne ed an­che a gas, i cui mo­vi­men­ti era­no ini­zial­men­te ma­nua­li e poi mos­si da un mo­to­re a va­po­re con tra­smis­sio­ne a pu­leg­gia e cin­ghie di cuo­io. La Tor­re­fa­zio­ne Ma­gnel­li di­ven­ne così un ele­men­to fon­da­men­ta­le di ri­fe­ri­men­to per la realtà eco­no­mi­ca del Var­lun­go, as­su­men­do un po’ per vol­ta quel­la im­por­tan­za e no­to­rietà che si man­ten­go­no an­co­ra og­gi, tan­to che i Ma­gnel­li de­ci­se­ro di tra­sfe­ri­re a Pon­tas­sie­ve, zo­na pe­ri­fe­ri­ca di Fi­ren­ze, in ap­po­si­to lo­ca­le più am­pio, l’at­ti­vità di tor­re­fa­zio­ne. Gli ol­tre 100 an­ni di espe­rien­za nel caf­fe (qua­si 150!) so­no ac­cu­mu­na­ti ad una co­stan­te ri­cer­ca e de­di­zio­ne to­ta­le al­la qua­lità, per que­sto è sta­ta adi­bi­ta e rin­no­va­ta ul­ti­ma­men­te una area ta­sting do­ve av­ven­go­no te­st ed as­sag­gi pe­rio­di­ci del pro­dot­to av­val­la­ti in ag­giun­ta da un la­bo­ra­to­rio spe­cia­liz­za­to ester­no.

La Famiglia

Que­sta tra­di­zio­ne, di la­vo­ro e di ini­zia­ti­va, man­te­nu­ta dai tre fi­gli di Ce­sa­re: Ma­rio, Lui­gi e Giu­lio per più di cin­quant’an­ni, è sta­ta rac­col­ta dai ni­po­ti Ce­sa­re ed Uge­nio, ed og­gi co­me quin­ta ge­ne­ra­zio­ne, da Mar­ghe­ri­ta Ma­gnel­li, gio­va­ne e di­na­mi­ca im­pren­di­tri­ce lau­rea­ta in Eco­no­mia Azien­da­le sup­por­ta­ta dall’espe­rien­za del pa­dre Ni­colò Ma­gnel­li.

In am­mi­ni­stra­zio­ne dal­le no­stre due con­ta­bi­li men­tre il cor­po ope­ra­ti­vo è ri­co­per­to da re­spon­sa­bi­le di ma­gaz­zi­no, l’esper­tis­si­mo to­sta­to­re, l’ad­det­to al­la mes­sa a pun­to e al­la ma­nu­ten­zio­ne del­le li­nee di pro­du­zio­ne, tre ad­det­ti al con­fe­zio­na­men­to ed al­le con­se­gne e i no­stri ener­gi­ci agen­ti.

La 'famiglia' Magnelli

Le generazioni ultime hanno saputo valorizzate le mission aziendali con spirito di iniziativa, rinnovamento e collaborazione guidati sempre da quei valori che costituiscono le fondamenta della Torrefazione Magnelli e che ne delineano l’identità che la contraddistingue dai competitors soprattutto per la qualità e la piacevolezza delle sue miscele e l’artigianalità del prodotto, ma allo stesso tempo mediante l’adozione di metodi di produzione che si riflettessero in una sempre più marcata efficienza aziendale così che questa potesse garantire, anche durante periodi di contrazione del mercato, il mantenimento di una elevata qualità del prodotto e dei servizi offerti alla clientela.

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Il Metodo Magnelli

produzione
e approvvigionamento

Alle nuove generazioni si deve la mo­der­niz­za­zio­ne de­gli im­pian­ti di tor­re­fa­zio­ne del caffè che ha per­mes­so all’Azien­da di con­so­li­da­re la ca­pil­la­re strut­tu­ra com­mer­cia­le e di ac­qui­si­re im­por­tan­ti quo­te di mer­ca­to nel­la ven­di­ta di caffè per bar e lo­ca­li pub­bli­ci in ge­ne­re, ma an­che nell’Unio­ne Eu­ro­pea, in par­ti­co­lar mo­do in Ro­ma­nia, do­ve è sta­ta av­via­ta una tor­re­fa­zio­ne lo­ca­le “Il Caffè” ed in Israe­le, Sviz­ze­ra, Ger­ma­nia, Olan­da e Ku­wait.

Fon­da­men­ta­le im­por­tan­za vie­ne at­tri­bui­ta all’uti­liz­zo di caffè Ara­bi­ca e Ro­bu­sta at­ten­ta­men­te se­le­zio­na­ti fra i mi­glio­ri caffè bra­si­lia­ni, cen­tro ame­ri­ca­ni, in­dia­ni e cen­troa­fri­ca­ni, ai qua­li se­guo­no se­ve­ri con­trol­li di qua­lità fi­na­liz­za­ti al ri­co­no­sci­men­to dell’ ido­neità igie­ni­co-sa­ni­ta­ria non­ché al­le suc­ces­si­ve e scru­po­lo­se pro­ve di to­sta­tu­ra e as­sag­gio per l’ap­pro­va­zio­ne del­le ca­rat­te­ri­sti­che or­ga­no­let­ti­che di ogni sin­go­la ori­gi­ne, le qua­li de­ter­mi­na­no il gu­sto e l’aro­ma nel­la ri­cet­ta fi­na­le.

tostatura
e confezionamento

Il caffè ver­de, im­ma­gaz­zi­na­to nei de­po­si­ti do­ga­na­li di Ge­no­va, Trie­ste e Li­vor­no, vie­ne por­ta­to in pic­co­li lot­ti al­la tor­re­fa­zio­ne di Fi­ren­ze do­ve vie­ne in­tro­dot­to nel pro­ces­so di tra­sfor­ma­zio­ne. Il caffè cru­do vie­ne to­sta­to se­pa­ra­ta­men­te, ti­po per ti­po, ad una tem­pe­ra­tu­ra com­pre­sa tra 220 C° e 270 C°, in re­la­zio­ne al ti­po di caffè to­sta­to; al ter­mi­ne del­la to­sta­tu­ra il caffè vie­ne fat­to sci­vo­la­re in un’ap­po­si­ta va­sca al­la cui ba­se un aspi­ra­to­re per­met­te l’esclu­sio­ne di even­tua­li pie­tre quin­di de­pu­ra­to da even­tua­li en­tità ano­ma­le; Il caffè to­sta­to e de­pu­ra­to vie­ne poi po­sto in si­los do­ve, ri­po­san­do per qual­che gior­no, ac­qui­sta di ma­tu­ra­zio­ne e ro­ton­dità. La mi­sce­la­zio­ne av­vie­ne at­tra­ver­so un ori­gi­na­le si­ste­ma di di­stri­bu­zio­ne e quin­di di ro­ta­zio­ne a tem­po in un mi­sce­la­to­re ap­po­si­to ed im­mes­so in al­tri si­los pron­to per es­se­re con­fe­zio­na­to se­con­do le va­rie mi­sce­le.

Il con­fe­zio­na­men­to è ef­fet­tua­to sot­to­vuo­to, in con­fe­zio­ni da 3 Kg, 1 Kg, 500 gr e 250 gr, sia in pac­chet­ti che in ba­rat­to­li con tap­po a strap­po, per con­sen­ti­re una lun­ga con­ser­va­zio­ne, ne­ces­sa­ria spe­cial­men­te quan­do il pro­dot­to vie­ne of­fer­to già ma­ci­na­to.

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Il caffè non è solo aroma e profumo che aleggiano per casa di prima mattina, ma sempre più è protagonista nei piatti e nelle ricette. Dai dolci al salato, da piatti semplici a piatti di grandi Chef, di seguito alcune ricette della tradizione e innovative per farvi gustare a tutto tondo i nostri prodotti.

Tiramisù

di Nonna Arduina

INGREDIENTI

3 tuorli, 3 cucchiai di zucchero, 300 gr di mascarpone, 150 gr di pavesini, circa 3⁄4 tazzine di caffè fatto dalla moka (cialde per moka Magnelli), cacao amaro e gocce di cioccolato per guarnizione

 

Ispirata dalla storica miscela Mokamag la nonna Arduina già ai primi del 900 preparava il celebre Tiramisu…
Montare a spuma 3 tuorli d’uova con 3 cucchiai di zucchero ed incorporarvi 300 gr di mascarpone ottenendone una crema morbida, bagnare, quanto basta, uno strato di pavesini con caffè fatto dalla moka o con macchinetta americana. Spalmare sui pavesini metà della crema, sovrapporre un altro strato di pavesini precedentemente bagnati con altro caffè e terminare spalmando la superficie con la rimanente crema. Cospargere l’ultimo strato con del cacao amaro e delle gocce di cioccolato e riporre in frigo fino al momento di servire.

Risotto capperi e caffè

INGREDIENTI

1200 ml di brodo di gallina, 320 gr di riso vialone nano, 100gr di parmigiano reggiano grattugiato, 60 gr di burro, 60 gr di capperi di Salina dissalati e tritati, 60 cl di vino Centopassi bianco, 12 gr di olio d'oliva, 10 gr di cipolla bianca tritata, 8 chicchi di caffè, 4 gr di polvere di caffè Nicaragua, 1 pizzico di sale fino integrale e 1 tazzina di caffè Nicaragua

 

Suda la cipolla in un fondo di olio, tosta il riso e sfuma con il vino bianco. Aggiungi il sale, unisci i chicchi di caffè e procedi con il brodo di gallina bollente, unito gradatamente. Porta a cottura, aggiusta di sapore, elimina i chicchi di caffè e procedi a mantecare con burro e parmigiano. Emulsiona con poco brodo bollente e servi su un piatto piano, spolverato nella parte piana di polvere di caffè. Allarga il riso e cospargi la superficie con i capperi tritati. Segna il bordo del piatto con una traccia di caffè. Perchè non sia eccessivamente liquido prepara una tazzina di caffè ristretto e fallo poi dolcemente sobbolire fino a che si ridurrà alla sua metà. Degusta possibilmente con un cucchiaio piatto per poter meglio “raschiare” il fondo del risotto, denso di aromi.